
Questo poster è stato progettato quando la tecnologia di riferimento erano i pannelli solari
organici a film sottile (DSSC) e ne rappresenta gli “ingredienti” fondamentali: antocianine, pigmenti fotosensibili qui rappresentati da vari tipi di frutta e verdura da cui possono essere estratte, biossido di titanio e poi l’intervento dell’uomo, il quale confeziona il pannello e ne avvia il processo di generazione di energia.
È stato concepito per essere installato su di un muro che si affaccia su di un incrocio, in modo che più persone possibile potessero venire a conoscenza di questa tecnologia.
La composizione di questo manifesto è verticale, semplice, dall’alto verso il basso. L’incrocio abbassa il baricentro e, creando i triangoli, aumenta il dinamismo e simula l’ingresso laterale delle mani. La lampadina, che riconnette questo manifesto con gli altri della stessa serie, brilla in un campo dominato da figure semplici: la struttura a piramide ne enfatizza l’importanza.
I colori sono prevalentemente caldi perché simboleggiano la dimensione domestica e alla portata di tutti che ha l’operazione del Commando. Sullo sfondo c’è un gradiente, scelto per enfatizzare l’importanza della luce, infatti diventa più scuro verso il fondo del manifesto. Il colore aiuta anche a rendere concreta, quasi fisicamente presente, la pellicola DSSC che viene arrotolata.

